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Cresce il valore degli eventi e dei team building con lo smart working

Il cosiddetto lavoro agile è passato da una condizione di emergenza ad un nuovo standard di lavoro. 

Alla fine dello scorso anno  il numero degli smart worker si è attestato a 4,07 milioni. Nelle grandi imprese e nelle PA il lavoro da remoto continua a essere ampiamente diffuso, con una media rispettivamente di 4,1 e di 3,6 giorni a settimana. Crescono i modelli di lavoro ibridi, in cui si alternano 2 giorni di lavoro in presenza e 3 a distanza o viceversa. Fra le grandi imprese che hanno definito o stanno definendo un progetto di smart working, il 40% afferma che il progetto non era presente prima dell’emergenza e che è stata la pandemia l’occasione per introdurlo, l’85% fra le PA.

Questa modalità di lavoro va quindi diffondendosi sempre di più. Le Aziende si stanno però riorganizzando di fronte a questa nuova modalità. Questo trend lascia intravedere per il futuro un'opportunità per gli eventi e i team building. Dal momento, infatti,  che gli incontri fra colleghi non sono più quotidiani, il trend è quello di istituire appuntamenti e occasioni per potersi ritrovare, aggiornare e confrontare per non perdere l'importante valore della condivisione e delle relazioni. Sono molte le Aziende che hanno quindi ripreso ad organizzare eventi, attività che hanno l'obiettivo proprio di scambiarsi opinioni e lavorare in team. A fronte quindi di una riduzione della presenza quotidiano in ufficio, si sta assistendo a nuove modalità di incontro per poter continuare a ragionare in termine di squadra per  non perdere  l'importante contributo della socializzazione . Le location che sono in contesti facilmente raggiungibili dalle città, ma in oasi di pace e tranquillità, che possono favorire  il piacere di ritrovarsi,  sono le predilette. Perché se un insegnamento la pandemia ce lo ha fornito,  è che "Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto". E se a dirlo era Ernest Hemingway, c'è da credergli.

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